Milano, 20 nov. (askanews) - I piccoli azionisti di Asati scrino al ministro dello Sviluppo ecopnomico, Luigi Di Maio per chiedere un effettivo rilancio della compagnia. "Confidiamo che il nuovo governo del cambiamento - scrivono i piccoli azionisti - determini le condizioni per un effettivo e rapido rilancio della società , dopo anni e anni di maldestri interventi e disattenzioni da parte delle Istituzioni e del mercato, che hanno danneggiato la società , riducendone il valore del titolo oggi ad 1/10 rispetto alla privatizzazione della società .
L'indirizzo di Asati è inequivocabile: puntare alla Società della rete con Cdp "che può certamente proseguire nel mirare ai propri obiettivi primari. Dopo la creazione di una nuova società , Netco, nella quale far confluire l'intera rete di accesso di Telecom Italia che dovrà mantenerne il controllo, potrebbe essere collocata in borsa una parte e al tempo stesso avviare un tavolo di lavoro a cui partecipino primariamente Enel, Open Fiber e Cdp e che miri a pervenire a una Rete di accesso unica nel paese".
Ecco perché Asati si rivolge "a Lei in prossimità di una decisione epocale che dovrebbe segnare una svolta per l'operatore storico e per il sistema paese: la prospettata realizzazione della Rete unica attraverso la fusione delle infrastrutture di Telecom Italia con quelle di Open Fiber, da realizzarsi con l'obiettivo di far recuperare all'Italia l'enorme gap, ancora oggi esistente nel confronto internazionale in termini di copertura e di domanda di connessioni ultra broad band. Ci sembra inoltre necessario ribadire che questa operazione strutturale dovrà essere condotta attraverso modalità sostenibili socialmente, tutelando le competenze e le professionalità rappresentate dal capitale umano, valore inestimabile di Telecom Italia e quindi scongiurare esuberi anche nell'ampio indotto del settore Ict".
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